Dettagli
La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo conserva importanti e pregevoli opere d’arte realizzate dal XVI al XX secolo. Una Madonna con Bambino (sec. XVI-XVII) in ceramica invetriata di Giovanni della Robbia; una tela raffigurante San Michele Arcangelo (sec. XX), un olio su tavola raffigurante Santa Lucia e Sant’Antonio da Padova e San Felice da Cantalice (sec. XVII) e in alto una tela con Mosè salvato dalle acque (sec. XVII-XVIII); una statua votiva in cartapesta sormontata da una tela raffigurante il Padreterno (sec. XVIII); un quadro della Vergine. L’opera più significativa di questa chiesa è sicuramente la Crocifissione (1570) di Niccolò Circignani detto il Pomarancio sistemata, dopo un lungo ad accurato restauro, nella cappella del transetto destro. Nella parte superiore della pittura è la Crocifissione di Cristo circondato da quella dei due Ladroni; nella parte bassa, invece, in primo piano la Vergine addolorata circondata da un turbinio di circa quaranta persone. L’opera è datata in basso a destra: Nicolaus Circignanus de Pomarancio Pinxit et Giannis Petri Meozi amore dei opus hoc fieri fecit 1570. Una curiosità è data dalla presenza di uno strano personaggio vestito di rosso, un po’ scuro di pelle e con gli occhiali sul proprio viso visto dalla critica come possibile personaggio demoniaco con le sembianze stesse dell’artista.